A 50 anni dal miracolo della Fulvia

 

Il 28 gennaio 1972, la Lancia Fulvia di Sandro Munari e Mario Mannucci (detti il Drago e il Maestro) vince il Rally di Monte Carlo. 

Un’impresa inattesa, contro avversari ben più ricchi e quotati, per la piccola coupé progettata e costruita a Torino, ed elaborata dalla squadra corse Lancia per diventare sempre più competitiva. 

 Cinquanta anni dopo, quella notte si rievoca nella Masseria Camarda a Ceglie Messapica (Brindisi). Qui, infatti, dopo una vita a dir poco «movimentata», soprattutto da direttore sportivo Ferrari, Lancia e Fiat, vive Cesare Fiorio, fondatore del reparto corse che trasformò «una macchinetta per andare a fare la spesa» in un’auto da corsa competitiva (che rilanciò anche il marchio Lancia, scongiurando licenziamenti). 

 Per celebrare quella vittoria, nella pista realizzata con il figlio Alex (ex pilota) nei 27 ettari della masseria, darà il via oggi, alle 11, a una gara di regolarità, intitolata «Montecarlo 28 gennaio 72: così il Drago, il Maestro e la Fulvia cambiarono la storia». A sfidarsi, 20 piloti da Puglia e Basilicata (tra cui un equipaggio con driver disabile) a bordo di fiammanti Fulvia, davanti a curiosi e appassionati. 

 «Quando correvano grandi piloti come Munari e Mannucci accadevano miracoli – ricorda Cesare Fiorio -, ma c’era anche un gran lavoro di squadra, con tecnici e meccanici guidati da Gianni Tonti, preparazioni minuziose sotto la direzione sportiva mia e di Daniele Audetto, e assistenze al buio e interventi volanti che solo la squadra corse Lancia sapeva allestire, condotta dai maestri Luigino Podda e Gino Gotta». 

 La gara è tra gli eventi collaterali della VII edizione della Rievocazione del Gran Premio di Bari, organizzata da Old Cars Club dal 22 al 25 aprile prossimi. Nel capoluogo, oltre 50 vetture d'epoca sfrecceranno intorno al borgo antico, con partenza da Piazza Prefettura. 

 Giuseppe Daponte 

 dal Corriere del Mezzogiorno del 30 gennaio 2022