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Vista dal mare



L'identità della Puglia non si ferma ai confini delle terre emerse, che richiamano la sagoma di un cavalluccio marino: va oltre e abbraccia anche il mare, che bagna i suoi 800 chilometri di spiagge e scogliere. Per questo, se la si vuole conoscere a fondo, si devono ribaltare le prospettive consuete. Va esplorato il suo alter ego, il mare. Per fare ciò, la barca a vela è un compagno di viaggio ideale: solca silenziosa e lenta le onde per dare la parola al paesaggio, al mare, e allo spettacolo che da esso si ammira, stelle, albe e tramonti, terra ferma e città costiere. 
Ci sono diverse associazioni e privati che mettono a disposizione dei turisti (e non solo) skipper e barche per crociere di uno o più giorni. Alcune partono di buon'ora e corrono parallele alle saline della Capitanata e alle spiagge di sabbia finissima. Col vento di Levante in poppa si passa per Rodi Garganico, col suo nuovo porto turistico, Peschici, arroccata sul mare, e Vieste, con le caratteristiche lingue di roccia bianca nude o coperte di foresta che si alternano a dolci spiagge. 
Altra meta imperdibile per i velisti sono le isole Tremiti. Si raggiungono facilmente, a 12 miglia a Nord dei Laghi di Lesina e Varano. San Domino, ricca di cale e rifugi è la più grande e verde tra le tre. Ma ai velisti offre pochi approdi. San Nicola è la più abitata e ha un approdo di 80 metri, fruibile nelle ore notturne. Il suo fondo, roccioso e sabbioso, profondo fino a 2 metri e mezzo, può ospitare barche fino a 15 metri di lunghezza. 
Più a Sud, compaiono le colline della Murgia e si erge Castel del Monte, un punto di riferimento per definire la rotta verso Bisceglie, Molfetta, Bari e altre città costiere dove conviene attraccare per visitare i centri storici. Dal capoluogo è meglio partire all’alba per affrontare il tratto di mare verso Brindisi e apprezzare le nuove forme della costa, che diventa alta e rocciosa all'altezza di Polignano a Mare per poi declinare in docile spiaggia a Monopoli. 
Non sono da meno le acque cristalline del versante ionico. Dopo le spiagge bianche di Gallipoli la costa cresce, diventa rocciosa e nasconde tra le insenature arenili di sabbia. Tante le soste possibili da Santa Maria al Bagno a San Pietro in Bevagna, fino a Capo San Vito, dove già si intravede il Mar Grande di Taranto.
Tappe accattivanti sono anche Brindisi, con il Castello Aragonese, imponente fortificazione su un’isola di fronte al porto, e Otranto, nota per le bellezze artistiche e architettoniche come il Castello e la Cattedrale. Non lontano, si può immaginare di seguire la scia di un'imbarcazione d'eccezione in fuga da Troia, quella di Enea che, secondo il racconto di Virgilio, sarebbe sbarcato a Porto Badisco prima di rimettersi in viaggio e di andare a fondare Roma. 

G. D.
Speciale Corriere del Mezzogiorno

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