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Passione a gonfie vele


Acquistare una barca a vela non è per tutti. Diventare «armatore» comporta onori ma anche tanti oneri, dalle tasse all’assicurazione, dal «posto barca» ai piccoli e continui lavori di manutenzione che richiedono un minimo di capacità, disponibilità e grande passione. 
Conviene comprarla, in genere, se la si usa più di sei settimane l’anno. Diversamente, se non si è feticisti (i quali la barca preferiscono possederla, nei casi più estremi come e quanto il proprio partner) c’è sempre la possibilità di noleggiare da società e privati barche di ogni dimensione, con o senza equipaggio, per vivere la stessa emozione nella buona stagione o in alcuni fine settimana dell’anno, magari - se si è poco esperti - affidandosi a un bravo skipper. 

Il prezzo d’acquisto di una barca nuova, infatti, è di circa sessanta volte superiore a quello di un noleggio per una settimana di una barca di pari dimensione. La bilancia economica pende a favore del noleggio soprattutto se la spesa è divisa con altri compagni di viaggio. Una crociera settimanale per raggiunge la costa della Croazia con le sue innumerevoli isole e bellissime baie, ad esempio, a persona può costare, skipper incluso, dai 600 euro in su. D’altra parte, il noleggio alleggerisce dalle spese di gestione annuale dell’imbarcazione (valutabili in circa un trentesimo del valore della barca) e dalla preoccupazione di portarla nei mari che, di volta in volta, si desidera solcare. La barca a noleggio, infatti, è ormeggiata e sempre pronta nei porti da cui si vuole salpare, siano essi nell’Adriatico o nel Tirreno italiano, sulle coste croate o sul litorale greco, fino alle Antille, alle Seychelles o in Polinesia. 

 Una volta a bordo non resta che scivolare sulle onde trasportati silenziosamente dal vento, assistere allo spettacolo della natura e ammirare le innumerevoli tonalità di blu di cielo e mare. E dopo il piacere degli occhi, arriva il momento di ormeggiare e di tuffarsi dove l’acqua è più cristallina. Di lanciare l’esca dove magari i pesci guizzano a fior d'acqua. E di sentire, a fine giornata, il profumo del pescato cucinato invadere tutta la barca. Poi arriva anche l’ora di approdare, di scendere a terra alla scoperta dei luoghi, tra ristoranti tipici, baie incontaminate e altre peculiarità. 

Una vacanza in barca a vela, tuttavia, è anche un modo per mettersi alla prova. Richiede abilità, senso pratico e un minimo di sforzo fisico. È un viaggio impegnativo. Manovrare la vela e raggiungere una meta è anche un percorso di conoscenza in un mondo in gran parte ignoto. Si devono mettere in conto dei rischi, per quanto ormai molto limitati e senza i quali, peraltro, il navigare non solleticherebbe la voglia di avventura che ispira i veri viaggiatori. Non a caso avvistare terra dopo alcune settimane di navigazione e arrivare in una città dal mare con la barca a vela suscita un’emozione più forte di quella che si proverebbe arrivando con l’auto, il treno, la nave o l’aereo. E se si sente crescere questa sensazione di approdo in approdo, di crociera in crociera, probabilmente si è affetti da una grande passione per la barca a vela. Nel qual caso, la barca a noleggio potrebbe non bastare più e sarebbe più opportuno acquistarne una. Bilancio economico permettendo.
Giuseppe Daponte

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