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Erasmus, la carica dei 340 studenti

da Corriere del Mezzogiorno

A Bari il welcome days: accolti i giovani d'Europa
Le facoltà più gettonate sono state Economia e Medicina


BARI - Sono 340 gli «incoming» già registrati, ossia gli studenti arrivati a Bari provenienti da altri Paesi europei. Altri cento arriveranno a breve, per un totale di 440 ragazzi entro il 2012 (un centinaio in più rispetto allo scorso anno). Tutti hanno scelto di seguire nell’Ateneo barese un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università, esperienza formativa (e di vita) offerta dal noto progetto comunitario Erasmus. Per festeggiarne l’arrivo, anche a Bari, come in altri 32 atenei italiani, si è tenuto l’«Erasmus welcome days», un momento di incontro e discussione che ha coinvolto studenti («incoming» ma anche i baresi rientrati dall’estero, detti «outgoing»), rappresentanti degli studenti, coordinatori accademici, delegati Erasmus e presidi delle facoltà dell’Università di Bari. Obiettivo della giornata: avviare al meglio l’integrazione dei giovani ospiti e presentare loro opportunità di studio, servizi e proposte per impiegare al meglio il tempo libero nella regione.

GLI SCOPI - L’appunatmento mira anche a diffondere i programmi e le strategie dell’Unione europea sulla mobilità e sull’integrazione dei cittadini europei, in particolare della strategia «Youth on the move» (Gioventù in movimento). L’iniziativa, promossa da vari partners istituzionali, tra cui l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, è stata realizzata da Esn (Rete di studenti Erasmus) Italia e da Esn Bari, associazione locale che si occupa dell’accoglienza degli «incoming», ne favorisce la socializzazione e l’integrazione linguistica e culturale, promuovendo corsi ma anche eventi e visite guidate. Le facoltà che quest’anno hanno attratto più «Erasmus» sono state Medicina ed Economia (un settantina ciascuna) ma anche le altre hanno registrato un numero maggiore di ospiti. A fronte di questa crescente domanda, «l’Università di Bari - ha riferito Marisa Aregene Valleri, delegata del rettore per il programma Erasmus - si sta organizzando per istituzionalizzare nuovi servizi da offrire agli studenti stranieri, finora assicurati solo per periodi limitati, come quello linguistico, di biblioteca e le strutture di laboratorio».

Giuseppe Daponte
12 ottobre 2011
© RIPRODUZIONE RISERVATA


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