Lecce, Italia Wave love festival

17 luglio 2011

da Il Paese nuovo

Lecce – Si è conclusa ieri con una grande festa la venticinquesima edizione di Italia Wave. Lo stadio di Via del Mare, che ha ospitato il Main Stage della rassegna, ha accolto migliaia di spettatori che in massa sono accorsi per assistere, gratuitamente, ai festeggiamenti per i venticinque anni della kermesse.

Una decina di artisti, tutti 'rigorosamente' italiani, hanno suonato per quasi sei ore, accompagnati da un pubblico partecipe ed entusiasta. Una bella festa che ha compensato, almeno in parte, l'affluenza stentata dei primi giorni di concerti. Avranno sicuramente contato gli ingressi gratuti, offerti per la serata di ieri da Puglia Sounds, nel bilancio delle presenze, ma si può certamente affermare che si è trattato di un festival in crescendo per quanto riguarda l'affluenza del pubblico. Partito con una media di spettatori al di sotto delle aspettative, il festival ha registrato una risposta più adeguata già nella serata di sabato con Lou Reed e Verdena come headliners.

Ieri a godersi la festa erano in più di diecimila. Si apre intorno alle 19.30 con la consueta esibizione di una delle band vincitrici del concorso regionale. Questa volta tocca agli stravaganti Honeybird & The Birdies dal Lazio. Seguono poi il cantautorato di Paolo Benvegnù e la 'sicilianità' dei Marta sui Tubi, che mettono in piedi uno show ironico ed energico. Più tardi l'atmosfera si fa più calda quando intorno alle 22.30 si alternano sul palco i piemontesi Mau Mau e i Modena City Ramblers. Grande attesa per Daniele Silvestri che esce per ultimo, poco prima dell'una di notte. Tocca a lui chiudere l'edizione 2011 del festival e lo fa degnamente continuando a mantenere viva, nonostante l'ora, l'attenzione dei presenti.

Senz'altro positivo poi il bilancio sugli altri due palchi. Su Wake up e Psycho Stage, installati all'Ostello del Sole, si suonava musica ogni giorno dalle 10 del mattino alle 19 di sera. Più rilassata e più 'da festival' l'atmosfera a San Cataldo, dove spettatori attenti, mescolati a passanti e curiosi, potevano godersi gratuitamente buona musica in una location praticamente sul mare e lontana dalla logica frenetica del Main Stage.