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Venezia 67, trionfa Sofia Coppola

da MyMovies
settembre 2010
In un festival probabilmente povero di glamour ma ricco di film di spessore, i pronostici delle ultime ore sono stati rispettati. Come si vociferava da diverse ore il Leone d'Oro per il miglior film è andato alla figlia d'arte Sofia Coppola per il film Somewhere. "Non ci posso credere, sono così orgogliosa" ha dichiarato la regista visibilmente emozionata; è stato il presidente della giuria Quentin Tarantino (che a iniziato serata ha esordito dichiarando quella veneziana "un'esperienza davvero speciale") a consegnarle il premio: "è stata una decisione unanime, è un film che ci ha incantati fin dalla prima scena, poi è cresciuto dentro di noi, nei nostri cuori, nelle nostre analisi e nelle nostre menti".
Il Leone d'oro per l'insieme dell'opera, premio che non viene consegnato ogni anno ma solo quando sono presenti forti personalità, è andato invece al regista newyorkese Monte Hellman, mentre il Leone d'argento è stato consegnato al regista Álex De la Iglesia ("queste giornate a Venezia sono state le migliori della mia vita") per A Sad Trumpet Ballad, film che ha ricevuto anche il premio Osella per la miglior sceneggiatura.
Il premio speciale della giuria è andato, con grandi applausi da parte di tutto il pubblico e della giuria, a Essential Killing di Jerzy Skolimowski; il grande regista ha ritirato non solo questo premio ma anche quello della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Vincent Gallo è infatti il protagonista del suo Essential Killing: "Vincent sono sicuro che ci sei.... Ma sono ancora più sicuro che avrebbe voluto ringraziare il suo regista e il suo produttore che ha trovato i soldi per il suo salario". La Coppa Volpi per la miglior attrice è stata consegnata ad Ariane Labed per il film Attenberg da Gabriele Salvatores: "ho sempre pensato che gli attori siano anche autori di un film e sono contento di premiare un'attrice che ha portato molto del peso del film che la giuria ha amato fin dall'inizio".
Il Premio Marcello Mastroianni, consegnato da Luca Guadagnino, è andato a Mila Kunis per Black Swan, mentre la Osella per miglior la fotografia a Silent Souls del regista Aleksei Fedorchenko. Il Leone del futuro opera prima Luigi de Laurentis è stato consegnato al film Majority dal regista Fatih Akin: " il film racconta la storia in modo molto efficiente con un ottimo linguaggio cinematografico e con semplicità".

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