Translate

Jamiroquai a Napoli

16 luglio 2010

Oltre 15.000 gli spettatori per i Jamiroquai, gruppo londinese acid jazz, funk e soul, che ha chiuso l’edizione 2010 (la 14ma) del Neapolis Festival (18 band in programma, circa 16 ore di musica, 25mila gli spettatori totali), ospitata nella Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta.

Jason Kay, in arte Jamiroquai, torna all'ombra del Vesuvio, dopo il festival del 2002 e qualche anno dopo il Cornetto free music a Piazza del Plebiscito.
Attacco con il riff di "Revolution 1993" per una scaletta ricca di vecchi pezzi funk (ben 5 dal primo album) e di altri recenti più disco.
Solcato e pressato da alcolisti più inquieti, il pubblico è un corpo che balla, salta, fotografa e filma per Youtube, eccitato dal carisma di Jason - in tuta nera x-large e con il solito e inusuale copricapo, per l'occasione piumato come quello di Toro seduto - dalle sue performances ballerine (più castigate del solito a dire il vero) e dalle note incalzanti di brani come "Space Cowboy" e "When you gonna learn" (il cui vocalizzo si impone anche nel finale di "Cosmic Girl"). Sullo sfondo scorrono le immagini del maxischermo, tra cui trovano spazio paesaggi simil screen saver Windows e videoclip che hanno reso famose le canzoni di J K.

Prima di lasciare Napoli Jamiroquai torna sul palco e urla “questo è un pubblico fantastico!”. Poi concede un ultimo brano, “Deeper Underground”.




La serata era cominciata con altre band di generi diversi, forse troppo diversi. La seconda tranche del Neapolis si era aperta con l’esibizione quasi contemporanea dei parenopei JFK e la sua bella bionda e dei Trikobalto. Poi è stato il turno dei The Morning Benders, direttamente dalla California, dei Captain Swing da Salerno, dei Milk White, della band di Torino Perturbazione, degli Atari, di Francesco Di Bella e i 24 Grana e di Yann Tiersen, noto ai più per le indimenticabili colonne sonore di Goodbye Lenin e de Il favoloso mondo di Amélie, in veste nuova e decisamente meno accattivante, da rocker eclettico con una mano sulla chitarra e l’altra sul synth, poche parole e un sound ricco di chitarre distorte e violini. Una performance, per non parafrasare Fantozzi e la sua opinione sulla "corazzata Potemkin", che ha accresciuto l'attesa per Jamiroquai.

Nel primo giorno di Festival, si sono esibiti gli Andy Fag & The Real Men, i The Niro, i Does it offend you, yeah?, i Velvet, i Carbon/silicon, i Gang of Four gli Stereo MCS e Fatboy Slim.





Commenti

Post più popolari

il Tacco di Bacco - i prossimi eventi in Puglia

Contattaci

Nome

Email *

Messaggio *