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Berlinale, l'Orso d'oro al turco-tedesco "Bal"

La 60ma Berlinale vuole smentire le critiche di provincialismo e confermarsi una finestra sul mondo. Il palco del Berlinale Palast, in effetti, è stata una babele in cui si sono parlate tante lingue, dal turco al cinese, dal giapponese al rumeno e persino il somalo. Ma accanto alla tradizionale attenzione "planetaria" (Cina e Giappone sono destinazioni classiche e obbligate del cinema mondiale), che rende prezioso anche il mercato, berlinese l'EFM (in crescita nonostante la crisi), quest'anno sui premi della sessantesima edizione si è vista l'impronta del presidente di giuria, il regista di Aguirre, furore di Dio, Werner Herzog.
L'Orso d’oro per il miglior film è andato al film turco tedesco Bal del regista Semih Kaplanoglu. La pellicola (il terzo film della “trilogia di Yusuf”, i cui capitoli precedenti sono stati Yumurta e Sut) è un lavoro di ricerca sulla realtà sociale turca. La sua lentezza narrativa intende far percepire il tempo dilatato che avvolge il protagonista, un bambino alle prese con un difficile rapporto con il padre e con una vita scolastica faticosa , ai margini dei giochi dei compagni.
A Se voglio fischiare fischio di Florin Serban è andato l'Orso d’argento Premio della Giuria e il Premio Alfred Bauer per un’opera particolarmente innovativa. La nouvelle vague rumena sembra trovare un seguito anche nelle nuove generazioni, dopo la consacrazione nei festival internazionali dei vari Cristian Mungiu, Corneliu Porumboiu e Catalin Mitulescu (autore della pièce da cui è desunto questo film). Tutti partono da un tema socialmente rilevante, si focalizzano su un personaggio e ne diventano l'ombra e la cassa di risonanza della sua forza vitale".
Orso d’argento al miglior regista Roman Polanski, che ha presentato la sua ultima fatica, L'uomo nell'ombra (in Italia uscirà il 9 aprile. Un thriller politico (in cui compaiono Al Qaeda e soprattutto la Cia) che si rifà al maestro Hitchcock ma ha anche una sua forte originalità. Una storia di spionaggio tratta fedelmente da un best seller di Robert Harris, interpretata, tra gli altri, da un Ewan McGregor sulle orme artistiche di attori del calibro di Cary Grant e James Stewart. Applausi e sorriso amaro quando il produttore Alain Sarde è salito sul palco a ritirare il premio di Polanski. Il produttore ha dichiarato: “So che Roman sarà molto felice in questo momento, tuttavia, prima di sapere che avrebbe ricevuto il premio, mi ha detto: 'Anche se potessi venire, non verrei. Perché l’ultima volta che sono andato ad un Festival a ritirare un premio, sono finito in galera!'”. Il ritiro di un premio alla carriera alla Festa del cinema di Zurigo lo scorso settembre, infatti, gli era costato l'arresto per uno stupro che avrebbe commesso nel 1977 e per il quale è ancora agli arresti domiciliari in Svizzera.
Orso d’argento alla migliore attrice Shinobu Terajima per Caterpillar. Miglior attore ex aequo a Grigori Dobrygin e Sergei Puskepalis, interpreti della pellicola russa How I Ended This summer di Alexei Pogigrebski, che ha vinto anche l'Orso d’argento al miglior contributo artistico per la fotografia diretta da Pavel Kostomarov. Il film, infatti, è un tentativo, per alcuni malriuscito, di ricreare un'epopea alla Herzog, formalmente affascinante tra il ghiaccio dei paesaggi e il fuoco del delirio.
Orso d’argento alla migliore sceneggiatura Apart Together di Wang Qu'an (già vincitore nel 2007 dell'Orso d'oro con Il matrimonio di Tuya), una rappresentazione delle diverse generazioni che si dipana tra un pranzo e l'altro, con un tratto lieve, intimistico e una sensibilità che ha ricordato il grande Eduardo De Fillippo.
"Una splendida selezione, un'ottima giuria, nessun dissapore tra noi e anzi, una decisione rapidissima", ha sottolineato il "Grizzly Man" Werner Herzog, che ha voluto consegnare personalmente oltre all'Orso d'oro anche il premio al film russo, tra i favoriti della vigilia.










ORSO D’ORO – MIGLIOR FILM
Bal (Honey), di Semih Kaplanoğlu

ORSO D’ARGENTO – MIGLIORE SCENEGGIATURA
Apart together, di Wang Qu’anan

ORSO D’ARGENTO – MIGLIORE ATTORE
Ex aequo: Grigoriy Dobrygin e Sergei Puskepalis per How I Ended This summer

ORSO D’ARGENTO – MIGLIORE ATTRICE
Shinobu Terajima per Caterpillar

ORSO D’ARGENTO – MIGLIORE REGIA
Roman Polanski per L’uomo nell’ombra

ORSO D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA
If I want to Whistle I Whistle, di Florin Serban

ORSO D'ORO ALLA CARRIERA
Hanna Schygulla
Wolfgang Kohlhaase

ORSO D'ARGENTO PER IL CONTRIBUTO ARTISTICO
Aleksei Popogrebsky per How I Ended This Summer

PREMIO ALFRED BAUER
Florin Serban per If I Want To Whistle, I Whistle

MIGLIOR FILM D'ESORDIO
Babak Najafi per Sebbe

GENERATION KPLUS - ORSO DI CRISTALLO PER IL MIGLIOR FILM
Alex Law per Echoes of the Rainbow

GENERATION KPLUS - MENZIONE SPECIALE
Thomas Burstyn per This Way of Life

GENERATION 14PLUS - ORSO DI CRISTALLO PER IL MIGLIOR FILM
Agostino Imondi e Dietmar Ratsch per Neukölln Unlimited

GENERATION 14PLUS - MENZIONE SPECIALE
Zhang Lu per Dooman River

PREMIO DEL PUBBLICO DELLA SEZIONE PANORAMA
Lucy Walker, Karen Harley e João Jardim per Waste Land

MIGLIOR FILM DELLA COMPETITION (GIURIA ECUMENICA)
Semih Kaplanoglu per Honey

MIGLIOR FILM DELLA SEZIONE PANORAMA (GIURIA ECUMENICA)
Jan Hrebejk per Kawasaki's Rose

MIGLIOR FILM DELLA SEZIONE FORUM (GIURIA ECUMENICA)
Nicolas Wadimoff per Aisheen (Still Alive in Gaza)

MIGLIOR FILM DELLA COMPETITION (PREMI FIPRESCI)
Pernille Fischer Christensen per A Family

MIGLIOR FILM DELLA SEZIONE PANORAMA (PREMI FIPRESCI)
Isao Yukisada per Parade

MIGLIOR FILM DELLA SEZIONE FORUM (PREMI FIPRESCI)
Oscar Ruiz Navia per Crab Trap

PREMIO DELLA GILDA DEL CINEMA D'AUTORE TEDESCO
Burhan Qurbani per Shahada

MIGLIOR FILM DELLA SEZIONE PANORAMA (PREMI C.I.C.A.E.)
Jan Hrebejk per Kawasaki's Rose

MIGLIOR FILM DELLA SEZIONE FORUM (PREMI C.I.C.A.E.)
Debra Granik per Winter's Bone

PREMIO LABEL EUROPA CINEMAS
Feo Aladag per When We Leave

TEDDY AWARDS - MIGLIOR FILM
Lisa Cholodenko per The Kids Are All Right

TEDDY AWARDS - MIGLIOR DOCUMENTARIO
Pietro Marcello per La bocca del lupo

CALIGARI FILM PRIZE
Pietro Marcello per La bocca del lupo

NETPAC PRIZE
Arvin Chen per Au revoir Taipei

BERLINALE CAMERA 2010
Yoji Yamada

FEMINA FILM PRIZE
Reinhild Blaschke per In the Shadows ( "Per la scenografia" )

AMNESTY INTERNATIONAL FILM PRIZE
Mohamed Al Daradji per Son of Babylon
Lucy Walker, João Jardim e Karen Harley per Waste Land

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