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Marina Rei scalda Bari

06/10/08

Temperatura intorno ai 10°, vento sferzante. Bari riserva a Marina Rei una serata invernale. La difficile missione di scaldarla spetta all'artista romana - di nuovo qui a quasi un anno dalla tappa barese del tour con Max Gazzè e Paola Turci (anche quel giorno gran freddo e una nevicata straordinaria...) -, con la sua voce, le sue note e le sue percussioni, su un palco allestito vicino allo Stadio della Vittoria, a margine della Festa del Pd (poco dopo il... "freddo" no di Vendola a D'Alema e al Pd).
Missione compiuta a livello artistico per Marina (assiderati solo pochi spettatori). Sul palco, solo lei (alla batteria e alle percussioni) con Roberto Procaccini (tastiere, sintetizzatori e moog). Presenta le sue ultime produzioni e i suoi brani storici di ben 13 anni di carriera, intrisi di jazz, soul e musica classica, riletti in chiave intimistica, con nuove sonorità e interpretazioni.
La Rei, per il suo nuovo progetto live "Donna che parla in fretta", ha selezionato e tradotto versi tratti dal poema 'Woman who speaks fast' di Anne Waldman, e vi ha aggiunto due versi da lei composti dedicati al tema dell’infibulazione, un fronte su cui è impegnata da tempo.
Anne Waldman, poetessa americana tra i fondatori della Jack Kerouac School of Disembodied Poetics e figura preminente della Beat Generation, in Woman who speaks fast descrive l’universo femminile nel suo complesso, ritraendolo da ogni angolazione possibile. La Rei, traduce la poesia in musica aggressiva, ritmata e sensuale, in canzoni-ritratto crude, eleganti, forti, dolci, sofferenti e controcorrente.


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