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L'eroe dei due mondi Sergio Caputo

All’ombra della torre dodecagonale di Conversano, torna in Puglia Sergio Caputo.

Ha riproposto i suoi grandi successi ("Un sabato italiano", "Italiani Mambo", "Garibaldi innamorati" ecc.) e altri pezzi meno noti, accompagnato da una band composta da Giulio Visibelli (sax e flauto), Francesco Petreni (batteria), Edu Hebling (basso) e Paolo Vianello (piano e tastiere). Il Comune di Conversano gli impone il coprifuoco a mezzanotte. Va avanti senza sosta per oltre due ore . Rinuncia anche al rito del bis a richiesta, "per guadagnare tempo e cantare un po' di più anzichè scendere e risalire sul palco". Conquista tutti ma li lascia sul più bello, allo scoccare della mezzanotte, come Cenerentola.

Sergio Caputo, classe '54, inizia la sua carriera musicale verso la fine degli anni ‘70 al Folk Studio, lo storico locale di Roma in cui si è formata parte della musica d'autore italiana.

Dopo una serie di esperienze discografiche minori, nel 1983 esce il suo primo album "Un sabato Italiano", da cui vengono tratti otto video a cura della trasmissione "Mister Fantasy".

Questo album lo porta al successo ed è, generazione dopo generazione, tuttora un classico.

Si distingue per il suo stile che affonda le radici nel jazz e spazia nei ritmi latini, e un uso insolito e innovativo del linguaggio letterario, che a sua volta attinge dal quotidiano e dalle nevrosi metropolitane. Oggi i suoi testi sono proposti agli studenti di varie università italiane e straniere come esempio di poesia contemporanea italiana.
Seguono altri 11 album più varie compilation, in cui non smette mai di sperimentare nuove chiavi espressive, affermandosi e maturando come autore e performer, conquistando un pubblico dai gusti musicali e poetici raffinati. Partecipa al Festival di Sanremo tre volte, e negli ultimi anni torna con decisione a sonorità di chiaro stampo jazz, swing e latino. Fra le sue collaborazioni eccellenti si annoverano nomi come Dizzy Gillespie, Lester Bowie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Enrico Rava, Roberto Gatto, Roberto Nannetti, Giulio Visibelli, Ettore Bonafè, Raffaello Pareti, Danilo Rea e molti altri. Nel 1999 si trasferisce con la famiglia in California, dove vive e lavora a contatto con le sue radici musicali. Dal 2003 sono ripresi con grande successo di critica e di pubblico i tour nel nostro paese. Nel 2004 esce il suo primo album americano, "That Kind Of Thing", un disco strumentale, nel quale esordisce come chitarrista "Smooth Jazz".
L'album ottiene un grande successo ed è nominato "Album Indipendente Smooth Jazz" n.1 del 2005, da Smoothjazz.com, il principale organo di diffusione di questo tipo di jazz nel mondo. Nonostante faccia ormai parte della scena musicale americana, Sergio Caputo non abbandona il suo pubblico italiano, con cui mantiene i contatti attraverso il suo sito e il suo blog. Nel 2004 torna in tour in Italia ed è di nuovo grande successo. Le richieste del pubblico lo riportano nel Bel paese con grande successo almeno due volte all'anno per i suoi tour. Nel 2006 pubblica "A tu per Tu", la sua prima raccolta unplugged destinata principalmente all'Italia. Nel 2008 esce il suo primo romanzo “Disperatamente … e in ritardo cane’’ (Mondatori).

E poi ancora in tour con il suo “Sergio Caputo Live In Jazz Tour 2008”.

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