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C'ERA UNA VOLTA LA VIA TRAIANA


La via Traiana, un'antica strada romana, costruita fra il 108 ed il 110 d.C., quando l’imperatore Traiano, per agevolare le comunicazioni con l’Oriente, provvide alla monumentalizzazione di un antico tratto stradale che univa Benevento a Brindisi; si tratta di una variante della più nota via Appia (in bianco nella foto in basso), realizzata a partire dalla fine del IV sec. a.C. ad opera del censore Appio Claudio Cieco, allo scopo di collegare Roma all’Adriatico.


Il nuovo tracciato consentiva di raggiungere Brindisi con maggiore facilità, abbreviando il tratto montagnoso e sfruttando, una volta superato l’Appennino, la comoda percorribilità del Tavoliere e della pianura costiera. Collegava Benevento (Beneventum) a Brindisi (Brundisium), attraverso Aecae (Troia), Herdonia (Ordona), Canusium (Canosa di Puglia), Rubi (Ruvo di Puglia), Butontum (Bitonto) da qui proseguiva fino alla meta tramite due diversi tracciati: la "via Appia-Traiana" lungo la costa (109) che toccava Barium (Bari) ed Egnatia (presso Fasano); la "via Minucia Traiana", interna, che passava per Midunium (Modugno), Caelia (Ceglie del Campo), Capursi (Capurso), Rutigliano, Noa (Noicattaro) e Norba (Conversano), per poi riunirsi alla costiera nei pressi di Egnazia.


La strada fu inaugurata nel 113 d.C. e l’evento fu celebrato a Benevento dove il tracciato aveva origine, con un arco trionfale ancora oggi visibile; a Brindisi il tratto terminale della strada era segnato da un monumento dedicato nel 110 d.C. e noto soltanto da un’iscrizione onoraria. Le due colonne romane simbolo di Brindisi sono ritenute, erroneamente, il punto terminale esatto della Via Appia, in realtà fungevano da riferimento portuale per gli antichi naviganti. Furono costruite nel II secolo con un marmo proveniente dalla Turchia, solo una oggi è integra ed è formata da otto rocchi, per un'altezza complessiva di di 18,74 metri. Il capitello corinzio è decorato con foglie di acanto, teste di divinità, ed otto triton. L'altra colonna crollò nel 1582, oggi è rimasta solo la base e uno dei rocchi. La restante parte si trova in piazza Santo Oronzo a Lecce, "donata" dalla città di Brindisi nel 600', e recentemente rivendicata almeno a parole dal Comune brindisino.

Della via Traiana si ritrovano alcuni tratti lastricati nelle campagne pugliesi (ad esempio a Monopoli); a Bari e ad Ascoli Satriano sono conservate le colonne miliari che ne segnavano l'attraversamento.

Sul lungomare Imperatore Augusto a Bari si conservano due miliari (lungo le strade romane, segnaletiche contenenti informazioni utili sul percorso, cippi in pietra, normalmente di forma cilindrica, a distanza l’uno dall’altro di 1 miglio - cioè 1000 passi, circa 1480 metri).

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